Sono in arrivo per la Toscana circa 312 milioni di euro di risorse europee che dovranno essere gestiti nella programmazione 2021-2022 e dovranno per forza essere impegnati entro il 2023 e spesi entro il 2025, pena il rischio disimpegno, cioè il ritiro delle risorse.

Ad annunciarlo è stata l'assessore regionale all'agricoltura Stefania Saccardi durante il convegno dal titolo 'Verso gli Stati generali dell'agricoltura', che si è tenuto a fine febbraio a Villa Pecori Giraldi, a Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze.

Per garantire l'uso di queste risorse è essenziale che la Toscana migliori la sua capacità di spesa in agricoltura, che secondo l'assessore regionale ha molto margine di miglioramento.

L'assessore regionale ha quindi illustrato alcune novità introdotte dalla regione sulle linee di intervento sulle quali si baseranno i bandi per l'assegnazione delle risorse europee.

Maggiori contributi saranno indirizzati verso il biologico, portandoli a 50 milioni all'anno, circa il doppio delle programmazioni precedenti.

Almeno 3 milioni di euro saranno destinati al settore della distribuzione del biologico, per aiutare le aziende a stare sul mercato; un settore che oggi è penalizzato dal fatto che manca una piattaforma logistica per aiutare la distribuzione e facilitare l'incontro tra la domande e l'offerta.

Un milione di euro sarà destinato alle aziende che investiranno per fare dei percorsi di miglioramento, ottenendo una certificazione globale che attesti sia la qualità del prodotto che il rispetto dell'ambiente e l'eticità dell'azienda.

Tra gli altri fronti sui quali la Toscana investirà ci saranno: il benessere animale, la valorizzazione dei giovani, i progetti di filiera che promuovono tutto il territorio e non la singola azienda, l'olivo toscano e la cultura dell'olio.