Biodiversità, ambiente, vino e viticoltura. Ecco i focus dell'ultima settimana dal Nord Italia.

 

Emilia Romagna

 

Biodiversità e ambiente, proroga dei bandi al 30 aprile 2024

È stata effettuata un'ulteriore nuova proroga per la presentazione delle domande di sostegno per i bandi relativi agli interventi agroclimaticoambientali del Psr 2023-2027, per i quali potrà essere presentata domanda entro il 30 aprile 2024. Questi i bandi collegati al rinnovo: gestione attiva infrastrutture ecologiche, colture a perdere, allevatori custodi dell'agrobiodiversità, agricoltori custodi dell'agrobiodiversità, impegni specifici risaie, tutela delle colture arboree e ritiro seminativi dalla produzione.

 

Ristrutturazione vigneti, 13 milioni per il settore vitivinicolo

Nuova delibera da parte della Giunta regionale, che approva le nuove disposizioni relative alle domande di contributo della misura Ristrutturazione e Riconversione Vigneti per la campagna 2024-2025. Le risorse assegnate sono di oltre 13 milioni di euro, di cui il 15% è prioritariamente destinato ai reimpianti di vigneti a seguito di estirpazioni obbligatorie per ragioni fitosanitarie.

 

"È un passo in avanti per il settore vitivinicolo emiliano romagnolo - spiega il presidente Nicola Bertinelli - con questa misura si punta a tutelare le produzioni della nostra filiera. È un segnale di attenzione importante da parte della Regione verso le aziende che stanno subendo pesantemente le conseguenze del problema della flavescenza dorata. Certamente non è risolutivo, ma è comunque un importante tassello nel disegno più ampio di provvedimenti che si stanno mettendo in campo per contrastare questa piaga".

 

"Tale novità si ripercuote sull'importo del contributo - spiega il direttore regionale di Coldiretti Marco Allaria Olivieri - che passa dagli 8mila euro/ettaro delle campagne precedenti ai 11.300/12.900 ettaro, a seconda della densità di impianto e di pendenza del terreno, fino ai 15/16mila euro per la viticoltura eroica. Questi aumenti si uniscono a una concreta semplificazione degli adempimenti da parte delle aziende, che potranno così concentrarsi sulle esigenze agronomiche, anziché su quelle burocratiche".

 

Piemonte

 

Vino, il Brachetto è il vitigno dell'anno 2024

Per Regione Piemonte il Brachetto è il vitigno dell'anno, nell'ambito di un'iniziativa che da anni valorizza e racconta i vitigni autoctoni del Piemonte al grande pubblico. Il progetto mira a focalizzare l'attenzione su quelle produzioni di qualità certificate, che caratterizzano profondamente interi territori e che, pur presentando elevate qualità intrinseche, necessitano di specifiche azioni di valorizzazione sul territorio da parte della Regione.

 

In Piemonte la zona di produzione del vitigno Brachetto si estende per 925 ettari; è un vitigno a bacca nera tra i più antichi del Piemonte con le sue denominazioni Brachetto d'Acqui Docg o Acqui Docg e Piemonte Brachetto Doc che esaltano tutte le caratteristiche organolettiche esclusive del vitigno.